Francesco Costantino
Dirigente di Settore
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Bonifiche
Gli interventi di bonifica e di ripristino ambientale dei siti contaminati, la procedure, i criteri e le modalità per lo svolgimento delle operazioni necessarie per l'eliminazione delle sorgenti dell'inquinamento e per la riduzione di sostanze inquinanti sono disciplinati dal Titolo V della Parte Quarta del D. Lvo 150/2006 e ss.mm.ii.
La verifica dello stato di contaminazione di un sito segue l’iter stabilito e secondo i diversi scenari.
In tal senso, le attività del Dipartimento sono finalizzate al raggiungimento di numerosi obiettivi nel settore della bonifica dei siti contaminati tra i quali si evidenzia:
- il coordinamento e l'indirizzo degli enti locali per le attività finalizzate alla conoscenza dello stato d'inquinamento del suolo e delle acque determinato dalla presenza di sostanze inquinanti, e all'ottimizzazione delle procedure per effettuare i successivi interventi di bonifica e ripristino dell'ambiente;
- l'attività di pianificazione, con attenzione particolare alle situazioni di maggior rischio ambientale, per programmare l'utilizzo delle risorse destinate agli interventi di bonifica e ripristino ambientale sulle aree pubbliche;
- l'aggiornamento periodico del Piano delle Bonifiche della Regione Calabria.
Documentazione
Infrazione Comunitaria 2003-2007
Al fine di dare attuazione alle sentenze CGCE, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, il Governo ha previsto il coinvolgimento dell’Arma dei Carabinieri con l’individuazione del Generale Giuseppe Vadalà quale Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento alla normativa vigente delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale con i compiti di impulso e di coordinamento per le attività di bonifica e di messa in sicurezza delle discariche abusive oggetto di sanzione UE comminata all’Italia.
Per la Calabria, iseguito alle risultanze delle analisi di campo, i siti che all’anno 2012 permanevano in Procedura di Infrazione erano 40. Per 7 di questi, sono stati attivati procedimenti da parte del Commissario pro tempore. Per i restanti 33 è stata avviata (2006) gara per redazione e esecuzione piani di caratterizzazione e progetti di bonifica. A seguito di indagini sul campo, 15 siti di 33 non sono risultati contaminati.
I restanti 18 sono stati inseriti nel “Piano Stralcio del Piano Operativo Generale degli interventi per la bonifica dei siti inquinati”, relativo ai siti definiti ad “alto rischio” nel Piano Regionale delle Bonifiche, approvato con D.G.R. n.253 del 22/05/2012 ed oggi riconfermati nel Piano Regionale approvato con DGR n. 497 del 2016, DCR del 19.12.2016 e finanziati con il Patto per la Calabria.
Interventi
Delibere CIPE e Decreti
Sanzioni Ambientali
Il Settore definisce i procedimenti amministrativi in materia di illecito ambientale, in particolare quelli posti a tutela delle acque previsti dagli artt. 101 e 124 del Dlgs. n.152/2006 e sanzionati dall’art. 133 del medesimo Decreto Legislativo.
Il procedimento amministrativo viene istruito sulla base degli accertamenti eseguiti dai soggetti a cui la legge attribuisce poteri di vigilanza e controllo sul territorio (Arpacal, Organi di Polizia, Guardia Costiera, Carabinieri, etc).
Tali procedimenti sono di natura esclusivamente restrittiva e a carattere sostanzialmente contenzioso.
In base all’art.18 della L.689/81 gli interessati possono presentare, entro i 30 gg successivi alla notifica del verbale di accertamento, scritti difensivi alla Regione Calabria e chiedere di essere auditi.
Dopo l’eventuale fase in contradditorio con i soggetti interessati e il completamento della fase istruttoria, la conclusione del procedimento può avvenire con:
- L’emanazione e notificazione dell’ordinanza-ingiunzione con cui si irroga la sanzione pecuniaria prevista per la commissione dell’illecito ambientale;
- Con il provvedimento di archiviazione della pratica.
In base all’articolo 135 c.4 del D.Lgs n. 152/2006, alle sanzioni amministrative pecuniarie in materia di tutela delle acque, non si applica il pagamento in misura ridotta di cui all’art. 16 della Legge n.689/1981, per cui la sanzione pecuniaria prevista per la commissione dell’illecito ambientale è irrogata solo con la emanazione e la notificazione dell’ordinanza-ingiunzione.
Infine, il Settore provvede a redigere le relazioni giuridiche relative alle impugnative delle ingiunzioni emanate.
Sezione Acustica
ISCRIZIONE NELL'ELENCO NAZIONALE DEI TECNICI COMPETENTI IN ACUSTICA (ENTECA), AI SENSI DELL'ART. 22 DEL D.LGS. 42/2017.