COVID

 

COVID P.O.R.

La Programmazione delle risorse del Piano Operativo Regione Calabria (POR) dedicate all’emergenza COVID, come tutte le attività del Dipartimento, è focalizzata sull’obiettivo di realizzare strutture e servizi socio-sanitari capaci di dare risposte adeguate alla gestione della pandemia.

Per la prima volta il Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Sociali e Socio-Sanitari è riuscito ad ottenere risorse economiche dell’Unione Europea destinate ad interventi per i servizi socio-sanitari con risorse. Sinergicamente con il Dipartimento della Programmazione e con il coinvolgimento proattivo delle aziende sanitarie, sono state pianificate attività ed investimenti per complessivi 175 milioni di euro da destinare ad iniziative utili a fronteggiare l’emergenza COVID e a sostenere le professioni sanitarie e le strutture che in questa situazione di affaticamento del Servizio Sanitario Regionale hanno subito notevoli stress organizzativi con un impatto diretto sui servizi ai cittadini.

La programmazione delle attività e delle priorità è stata sviluppata in maniera partecipata con tutte le aziende del territorio (Aziende Sanitarie Provinciali e Aziende Ospedaliere) che sono state chiamate a formalizzare il loro fabbisogno specifico nel mese di luglio. Tutti i settori del Dipartimento sono stati coinvolti nella redazione del Piano per l’attuazione del POR, nonostante l’esiguo organico e la frammentata competenza sulla progettazione e gestione di fondi comunitari.

La Direzione Generale del dipartimento ha coordinato il lavoro di raccolta delle richieste delle aziende e contestualmente ha elaborato specifici progetti che saranno realizzati direttamente dalla struttura regionale. Sono state dettagliatamente definite le iniziative di sistema utili ad uniformare ed efficientare l’erogazione delle prestazioni su tutto il territorio regionale.

Le priorità della programmazione sono: il completamento della piattaforma regionale per la telemedicina, l’istituzione di un centro specializzato per le emergenze, servizi di assistenza domiciliare per la riabilitazione, le cure odontoiatriche, la valorizzazione dei servizi di continuità assistenziale per trasformarli in Punti – Case della Salute. Iniziative che saranno presentate nella loro articolazione funzionale man mano che saranno realizzate e che vedranno le aziende sanitarie direttamente coinvolte nella loro attuazione.

Inoltre, lo sforzo e l’impegno del Dipartimento è stato anche quello di verificare che tutte le iniziative proposte dalle aziende per il finanziamento POR, nella loro articolazione progettuale e nella quantificazione economica, fossero complementari con quanto è in attuazione con le risorse nazionali già a disposizione delle aziende sanitarie.

Con un atto della Giunta regionale è stato approvato il Piano che attualmente è nella fase di attuazione con i dovuti atti amministrativi necessari per la validazione tecnica

dei progetti e per l’attribuzione delle disponibilità finanziarie ai soggetti attuatori (le aziende sanitarie). Anche in relazione a questo aspetto, il Dipartimento Tutela della Salute e Servizi Sociali e Socio-Sanitari ha supportato il Dipartimento della Programmazione nella revisione e adattamento delle procedure e dei criteri per la gestione degli aspetti amministrativi di ammissibilità per semplificare l’accesso ai finanziamenti, nel rispetto dei regolamenti e delle procedure previste dai regolamenti comunitari e regionali.

Nel processo di programmazione si è posta particolare attenzione alle Aree Interne, interagendo con la struttura regionale dedicata alla Strategia Nazionale Aree Interne e con cui ha svolto attività di supporto al progetto delle quattro Aree Interne (AI) della Calabria (Reventino –Savuto, Sila e Presila, Serre e Grecanica), attraverso un percorso di integrazione e rimodulazione delle schede prodotte dai soggetti locali sui servizi socio-sanitari.

In particolare, sono state analizzate le esigenze riportate nelle strategie delle AI e i risultati attesi, con l’obiettivo di condividere le azioni proposte e verificare la coerenza con la Programmazione regionale nello specifico ambito socio-sanitario. In ciascuna delle AI sono stati armonizzati gli interventi per dare omogeneità ad alcuni aspetti, centrali per le politiche sanitarie in questo particolare periodo pandemico.

I temi su cui si è intervenuto:

  • implementare la telemedicina e la telediagnosi di concerto con i medici di base e le Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) al fine di abilitare un nuovo modello di assistenza che eroghi servizi sul territorio mediante la dotazione di strumenti e tecnologie per la rilevazione di dati vitali, installati presso gli assistiti e presso il network di Operatori sul territorio ed il supporto di una Centrale Operativa specializzata e dedicata;
  • consolidare e qualificare le infrastrutture e i servizi di presa in carico delle persone affette da disabilità, non autosufficienti o in condizioni di fragilità;
  • potenziare il servizio di pronto intervento nelle zone interne integrando richieste di servizi di elisoccorso nel piano regionale dedicato;
  • incentivare la formazione dei profili di caregiven, di infermieri di famiglia e comunità per migliorare l’assistenza domiciliare;
  • attivazione e potenziamento della Rete dei Servizi di Continuità Assistenziale (Ex Guardia Medica) con riferimento agli standard organizzativi, tecnologici, di sicurezza e di organico adeguati alle specifiche esigenze dei territori.

 

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