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CONFLITTO INTERESSI
CONFLITTO INTERESSE: Il conflitto di interessi si configura «quando le decisioni che richiedono imparzialità di giudizio siano adottate da un pubblico funzionario che abbia, anche solo potenzialmente, interessi privati in contrasto con l’interesse pubblico alla cui cura è preposto». Chi ha la possibilità di anteporre il proprio interesse a quello della collettività, rientra in una situazione di conflitto e ciò può accadere in campo finanziario o economico. Il conflitto può sorgere anche per particolari legami di parentela, di affinità, di convivenza o di frequentazione abituale con i soggetti che beneficiano dell’azione amministrativa. Il conflitto di interessi è una condizione in cui può trovarsi qualsiasi dipendente pubblico. Proprio per questo motivo, nel momento in cui gli viene assegnato un ufficio, il lavoratore della Pubblica amministrazione è tenuto a dichiarare «l’insussistenza di situazioni di conflitto di interessi, informando per iscritto il dirigente dell’ufficio di tutti i rapporti, diretti o indiretti, di collaborazione con soggetti privati, in qualunque modo retribuiti, che lo stesso abbia o abbia avuto negli ultimi tre anni» . Tale comunicazione deve contenere anche i rapporti intercorsi o attuali dei parenti o affini entro il secondo grado, del coniuge o del convivente con soggetti privati. Il dipendente pubblico deve specificare se i soggetti privati abbiano interessi in attività o decisioni inerenti all’ufficio, con riferimento alle questioni a lui affidate ed eventuali aggiornamenti sulla sopravvenienza di possibili situazioni di conflitto di interessi. Il dipendente pubblico è obbligato ad astenersi dallo svolgimento di attività in situazioni di conflitto di interessi, anche potenziale, con interessi personali, del coniuge, di conviventi, di parenti e di affini entro il secondo grado. Un dipendente può trovarsi in diverse condizioni che lo portino ad avere un conflitto di interessi. Il conflitto di interessi è potenziale quando l’interesse privato di una persona «potrebbe» interferire con l’interesse primario dell’Amministrazione verso la quale il soggetto ha precisi doveri e responsabilità. Il conflitto di interessi è apparente quando l’interesse secondario di una persona può interferire, agli occhi di autorevoli osservatori esterni, con l’interesse primario dell’Amministrazione verso la quale il soggetto ha precisi doveri e responsabilità. Il conflitto di interessi è reale quando un interesse secondario tende a interferire con l’interesse primario dell’Amministrazione nel momento in cui si deve esprimere un giudizio o manifestare una volontà. Violare le regole sul conflitto di interessi equivale ad avere un comportamento contrario ai doveri di ufficio. Attuare in conflitto di interessi può dare adito a responsabilità di tipo disciplinare, civile, penale, contabile o amministrativa, a seconda dell’azione compiuta. In questa sezione si trovano le principali indicazioni fornite da Regione Calabria per prevenire situazioni nelle quali i propri dipendenti e/o collaboratori agiscano in condizione di conflitto di interessi.