Nome del referente
Giovanni Aramini
E-mail: [email protected]
Nome del Percorso Cicloturistico
Parco Nazionale del Pollino
Percorso da Laino Borgo a Bisignano
Ente gestore
Regione Calabria
Ente Parco Nazionale del Pollino; Ente Parco Nazionale della Sila; Parco Regionale delle Serre; Parco Nazionale dell’Aspromonte.
Tracciato del percorso con indicazione di Comuni e Province attraversati
TRE TAPPE:
Laino Borgo – Morano Calabro (33,2 Km):
Un percorso affascinante che parte da Laino Borgo (280 m), il paese della grande gola rocciosa del Viadotto Italia dominato dai ruderi dell’antica fortezza longobarda di Laino Castello vecchio. Si parte dall’area di sosta su Corso Umberto I e, superato il ponte sul fiume Lao, si raggiunge il paese nuovo di Laino Castello. Da qui, al Km 7,7 si incrocia il bivio che conduce alla Grotta del Romito di Papasidero, un sito risalente al Paleolitico davvero imperdibile, sebbene fuori traccia; percorsi 14,5 Km la Ciclovia approda a Mormanno (830 m), il paese noto per i deliziosi dolci ripieni, detti “bocconotti”, e per il monumentale Faro votivo eretto in onore ai Caduti della Grande Guerra, a confine fra la Calabria e la Basilicata. Raggiunta la Piana di Campotenese che si distende fra il Pollino e l’Orsomarso, dove si incontra la piacevole ciclopista che ripercorre il tracciato dell’ex Ferrovia Calabro-Lucana, la Ciclovia tocca quota 1050 m per poi iniziare la discesa verso Morano Calabro (680 m), il suggestivo abitato medievale a semicerchi ritratto mirabilmente da Maurits Cornelis Escher, che è tra i Borghi più belli d’Italia.
Morano Calabro – San Donato Ninea (56,66 Km):
San Donato Ninea - BisignanoLa Ciclovia riparte da Morano Calabro (680 m) e raggiunge Castrovillari, il centro abitato più popoloso del Pollino che ospita il Centro servizi del Parco, percorrendo la suggestiva ciclopista che corre sull’ex tracciato delle Ferrovie Calabro-Lucane. Proseguendo sulla SP263 ci si inoltra nell’area dell’Orsomarso, caratterizzata dalla presenza di storiche comunità arbëreshe, e si raggiunge prima San Basile (540 m) e poi Saracena (606 m), il paese reso celebre dal suo vino moscato. Da qui la Ciclovia scende rapidamente, attraversando campagne coltivate, in direzione di Firmo (344 m) per poi risalire alla volta di Lungro (590 m), sede dell’Eparchia bizantina che accoglie tutte le comunità albanesi d’Italia. Il tracciato torna a salire fino ad Acquaformosa (785 m), dove si trova una splendida Chiesa Matrice, per poi ridiscendere sugli adrenalinici tornati che si susseguono a picco sulla Valle dell’Esaro. Infine, un ultimo strappo in salita chiude la tappa con l’approdo al magnifico borgo fortificato di San Donato di Ninea (658 m).
San Donato Ninea – Bisignano (58,6 Km)
Il percorso presenta dislivelli più lievi rispetto ai precedenti. Parte da San Donato di Ninea (658 m), supera l’antica Policastrello e in breve raggiunge San Sosti (360 m), il paese dello splendido Santuario del Pettoruto e dei boschi di castagno. Da qui la Ciclovia continua la sua discesa costeggiando i fiumi Rosa ed Esaro, in un territorio molto fertile contrassegnato da vigneti e uliveti; supera Mottafollone e procede in direzione di Pianette (357 m), frazione di Roggiano Gravina, per poi discendere lungo la SP270 fino a 60 msl e raggiungere Ferramonti, dove si trova il più grande campo di concentramento italiano di epoca fascista e il Museo della memoria. Da qui si attraversa un lungo tratto pianeggiante di circa 10 Km che poi risale lievemente sino al centro storico di Bisignano (304 m), sede di diocesi tra le più antiche della Calabria, dove si trovano il Santuario di Sant’Umile e i quartieri dei ceramisti e dei liutai.
Province e Comuni attraversati:
- CS; Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno, Morano Calabro, Castrovillari, San Basile, Saracena, Firmo, Lungro, Acquaformosa, San Donato di Ninea, Policastrello, S. Sosti, Ferramonti, Bisignano.
Principali beni culturali (storici, architettonici, archeologici) e attrazioni turistiche, naturalistici, ambientali, enogastronomiche e paesaggistici lungo il percorso o in prossimità dello stesso
Punti di interesse Tappa 1
Laino Borgo – Morano Calabro:
- Santuario della Madonna dello Spasimo sul Sacro Monte, fondato nel 1557;
- Hub turustico della Catasta, struttura multifunzionale del Parco del Pollino, che ha il profilo architettonico di una gigantesca catasta di legname;
- Grotta del Romito (tra Laino Castello e Mormanno);
- Ruderi del Convento di Colloreto e Pini Loricati;
- Castello normanno - svevo (Morano Calabro);
Punti di interesse Tappa 2
Morano Calabro – San Donato Ninea:
- Castello Aragonese (Castrovillari);
- SIMUCCà: Sistema Museale di Castrovillari.
- Civita (çifti), arroccata a strapiombo sulle strettissime Gole del Raganello, unite dal leggendario “Ponte del diavolo”;
Punti di interesse Tappa 3
San Donato Ninea – Bisignano
- Convento e Santuario di Sant’Umile istituito ne XIII sec. e ricostruito nel 1380;
- Escursione a Timpano Prezzamano;
- Rafting e tracking sul Fiume Lao.
Il territorio del Parco del Pollino ha una straordinaria ricchezza di prodotti agroalimentari tradizionali; tanti sono i formaggi che nascono da un latte di primissima qualità, pecorini e caprini, paddaccio, cacioricotta, la Felciata di Morano.
Tra i piatti tipici: “cancareddi cruschi” (peperoni rossi seccati al sole e fritti); “stoccu e patati” (stoccafisso servito con patate ‘mblacchiate, cioè gustosamente attaccate l’una all’altra.
Area Protetta
Il Parco Nazionale del Pollino è un “palcoscenico” unico dove la meravigliosa scenografia della natura ammalia lo spettatore tra paesaggi mozzafiato e vette maestose. Qui dominano i Sacri Patriarchi, memoria tenace e silenziosa di una storia millenaria. Il Parco, Con i suoi 192.565 ettari di estensione, è la più grande area protetta di nuova istituzione in Italia. A cavallo tra Calabria e Basilicata, il territorio del Parco, che comprende 56 Comuni, è caratterizzato da diversi massicci montuosi che vanno a comporre la catena dell’Appennino meridionale: il Massiccio del Pollino, i monti dell’Orsomarso e il monte Alpi. Qui, tra vette altissime, la Natura e l’Uomo intrecciano millenari rapporti che il Parco, istituito nel 1993, conserva e tutela sotto il suo emblema: il Pino Loricato. Nel 2015 il Parco è entrato a far parte della Rete europea e globale dei Geoparchi sotto l’egida dell’UNESCO che, rispettivamente nel 2017 e nel 2021, ha inserito la Faggeta Vetusta di Cozzo Ferriero e la Faggeta Vetusta del Pollinello nel Sito transnazionale delle “Antiche Faggete Primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa”, proclamandole Patrimonio Mondiale. Un ambiente prezioso da scoprire e da vivere attraverso le proprie passioni sportive o in sella a una bicicletta.
Lunghezza del percorso
Dislivello
Laino Borgo - Morano Calabro: 920 m
Morano Calabro – San Donato di Ninea: 1220 m
San Donato Ninea – Bisignano: 620 m
Grado di difficoltà
Laino Borgo - Morano Calabro: “molto allenato”
Morano Calabro – San Donato di Ninea: “allenato”
San Donato Ninea – Bisignano: “allenato”
Tempi di percorrenza
Laino Borgo - Morano Calabro: 2:47 ore
Morano Calabro – San Donato di Ninea: 4:10 ore
San Donato Ninea – Bisignano: 3:22 ore
Servizi di supporto (le aree attrezzate per la sosta, i punti informativi e i centri di accoglienza, informazione e assistenza, bike service, aree ricariche e-bike), le strutture turistico ricettive (alberghiere, extralberghiere, all’aria aperta e albergo diffuso) e i punti di ristoro lungo il Percorso Cicloturistico o nelle vicinanze
Servizi di supporto:
- Ciclo Park Morano (Morano Calabro);
- Green Travel (Cerchiara di Calabria);
- Catasta Pollino (Morano Calabro);
Strutture turistico ricettive:
- Agriturismo La Locanda del Parco (Morano Calabro); Rifugio La Principessa (Morano Calabro); Catasta Pollino (Morano Calabro).
- B&B La Stella (Civita); B&B Risveglio del Borgo; B&B La Mariposa (San Basile); Casa Vacanze Zia Lina (Saracena); Castello di Serragiumenta (Altomonte); B&B Il nido dell’aquila (San Donato di Ninea).
- Sogni D’insonnia (San Sosti); Gusto West (Bisignano); Azienda Agrituristica Miracco “il Maniero”; Agriturismo Stillo.
Sorgenti, fontane di acqua potabile e fontanili lungo il percorso
Nei centri abitati che si incontrano è possibile rifornirsi di acqua presso le fontane pubbliche.
Tipologia prevalente di ambiente e paesaggio su cui si sviluppa il percorso
Il percorso si sviluppa attraverso un paesaggio prevalentemente rurale e collinare, con significative aree boschive e storici borghi, su fondi prevalentemente sterrati e naturali.
Principali caratteristiche morfologiche del paesaggio (fondovalle, crinale, mezza costa, pendice o pianura) e del fondo attraversato (sterrato, roccia, naturale e artificiale)
I fondi attraversati lungo il cammino variano notevolmente. Si passa da strade sterrate e sentieri di terra battuta nelle aree rurali e boschive. Nei boschi e prati montani, i sentieri naturali offrono un'esperienza immersiva in ambienti non modificati dall'uomo.
Condizioni di percorribilità e lo stato della segnaletica, da aggiornare ogni volta che si procede alla manutenzione della viabilità
Interesse prevalente del percorso (storico, culturale, spirituale, naturalistico, ambientale, turistico)
Gli interessi del percorso sono vari, si intrecciano tanto gli interessi culturali e storici, che quelli naturalistici e ambientali. Il percorso attraversa aree ricche di storia e cultura, con numerosi borghi storici, che offrono un patrimonio architettonico di grande valore. Questi borghi sono caratterizzati da edifici medievali, chiese antiche e strade lastricate, che permettono ai viaggiatori di immergersi nella storia e nelle tradizioni locali.
Oltre al valore storico e culturale, il cammino offre una forte componente naturalistica. I paesaggi variano dalle pianure costiere alle colline ondulate e alle montagne boscose, con una grande diversità di flora e fauna. Le aree boschive attraversate dal percorso, con foreste di querce, faggi e pinete, offrono un'esperienza immersiva nella natura incontaminata, ideale per gli amanti dell'escursionismo e della natura. I panorami mozzafiato dalle colline e crinali aggiungono un ulteriore elemento di attrattiva naturalistica. Il percorso attira anche un significativo interesse turistico, grazie alla combinazione di elementi storici, culturali e naturalistici. I viaggiatori possono godere di un'esperienza completa che unisce il piacere dell'escursionismo alla scoperta del patrimonio storico e culturale locale.
Eventuale attraversamento di terreni su fondo privato
Presenza di strade statali, regionali, provinciali, comunali e vicinali
Il percorso della Ciclovia, è attraversato da diverse tipologie di strade che garantiscono l'accessibilità e connessioni rapide tra i principali centri abitati e punti di interesse lungo il percorso. Le strade provinciali collegano borghi e località minori, offrendo un contesto più tranquillo e panoramico. Le strade comunali facilitano il movimento all'interno dei borghi, mentre le strade vicinali attraversano aree rurali e offrono un'esperienza immersiva nella natura.
È possibile ricordare le seguenti strade: SP 241; SP 263; SS 283; SP 270; SP 237; SP 236; SS 660; SS 177; SP 255; SP 208; SP 207.
Soggetto preposto alla manutenzione della viabilità
Provincia di Cosenza; Ente Parco Nazionale del Pollino
Tracciato cartografico del percorso (tracciato del cammino-cartografia scala 1:50.000 multimediale sia gpx che formato immagine .jpeg)

