Monumenti Bizantini in Calabria

Monumenti Bizantini in Calabria

 

Cultura

Il territorio calabrese ha una storia unica nel panorama italiano; la caduta dell’Impero Romano d’Occidente ha segnato l’inizio di un lungo periodo di declino per la Calabria e l’entrata in scena di un nuovo dominatore: l’Impero Bizantino. Gli Imperatori di Costantinopoli hanno più volte tentato di riconquistare la penisola italica, riannettendo negli anni territori più o meno vasti e favorendo lo spostamento di religiosi, talvolta con interi ordini monastici, verso il Meridione d’Italia, caposaldo di queste operazioni militari.
Il periodo bizantino della Calabria, anche noto come seconda colonizzazione greca, è durato circa cinque secoli (dalla metà del VI alla metà dell’XI secolo) ed ha lasciato profonde tracce culturali e ancor più architettoniche in luoghi dove si respira ancora il profumo antico della storia.
Sono presenti in Calabria monasteri, chiese ed altri beni d’età bizantina, spesso inseriti in paesaggi di straordinaria bellezza e meritevoli di attenzioni anche da parte del grande pubblico, sovente ignaro della loro esistenza.
Un accurato studio sulle architetture bizantine è stato effettuato facendo riferimento all’elenco Monumenti Bizantini in Calabria, allegato all’aggiornamento del QTRP ed approvato con DGR n. 134 del 2019: si tratta di una elencazione ripartita per province avente ad oggetto la ricognizione dei monumenti del periodo bizantino, compiuta attraverso una ricerca documentale e l’elaborazione dei dati, sulla base di informazioni già in possesso dell’Amministrazione e di segnalazioni pervenute in merito.
Dall’analisi degli elenchi provinciali è emersa la necessità di integrare le informazioni riportate negli stessi. Difatti le principali difficoltà riscontrate nell’individuazione e tracciamento degli edifici bizantini calabresi, all’interno della mappa territoriale, sono da ricercarsi nella errata denominazione di alcuni di essi o in una identificazione imprecisa. Per di più ha inciso la situazione, peculiare ma non rara, in cui versano alcuni edifici di culto bizantini, ormai sconsacrati da secoli e ricadenti oggigiorno nelle proprietà di privati cittadini.
Il riesame è stato svolto in sinergia con i principali strumenti di ricerca a disposizione, le risorse grafiche di Google Maps e Google Earth, il database Vincoli in Rete ed il Navigatore SIRV del Geoportale della Regione Calabria. E’ stato altresì fondamentale il contributo di esperti, appassionati e studiosi della storia calabrese.

L’attività di ricerca ha comportato la variazione del numero totale dei beni esaminati rispetto alle fonti originali (elenchi provinciali) ed ha suggerito una suddivisione degli stessi in due tabelle:

  • Monumenti Bizantini – Edifici localizzati n. 89;
  • Monumenti Bizantini – Edifici non localizzati n. 27.